Russia: soddisfazione per il rilascio degli attivisti. Non cali attenzione su Mosca e diritti umani
“Siamo felici del rilascio degli attivisti di A Buon Diritto, Antigone e Arcigay. Il secondo fermo in due mesi di attivisti stranieri in Russia la dice lunga sulla situazione dei diritti umani nella federazione, dove non è neanche più possibile collaborare con le organizzazioni locali senza vedersi contestata qualche assurda violazione della legge.”
Così il segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti Leonardo Monaco e Yuri Guaiana, anch’egli fermato a Mosca dalla polizia russa nel maggio scorso.
“Per la tutela delle libertà del popolo russo molto possono le diplomazie nazionali prestando assistenza alle associazioni locali per i diritti umani,” aggiungono. “Dopo la recente sentenza della Corte Europea dei Diritti umani che ha bocciato la cosiddetta legge ‘contro la propaganda omosessuale tra i minori’, lo stesso Consiglio d’Europa ha tutti gli strumenti per tenere sotto la lente d’ingrandimento le violazioni nella Federazione. In questo facciano valere il loro peso anche i membri della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare al CoE cui ricordiamo che la persecuzione di gay in Cecenia è questione tutt’altro che risolta”.