Mosca: Guaiana libero, ma la battaglia per i diritti umani non si ferma
“Le notizie che abbiamo ricevuto dal Ministero degli esteri ci riempiono di gioia, non vediamo l’ora di riabbracciare Yuri. Finisce una giornata di tensione, ma la lotta per i diritti umani per il popolo ceceno e di tutta la Federazione Russa non finisce qui. Convocheremo a breve una conferenza stampa in cui annunceremo le nostre prossime iniziative per riportare il tema delle persecuzioni gay in Cecenia al centro del dibattito politico europeo: ci rivolgeremo direttamente al Consiglio d’Europa e al Parlamento Europeo, la situazione odierna in Cecenia è l’ultimo stadio di una strage di diritto che da due decenni si è trasformata in una conclamata strage di persone. Andremo avanti.”
Così Leonardo Monaco, segretario dell’associazione Radicale Certi Diritti, Marco Cappato dell’Associazione Luca Coscioni e Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani.
“Gli altri quattro attivisti russi Sasha Alekseeva, Marina Dedales, Valentina Dekhtyarenko, Nikita Safronov, sono stati liberati poco prima di Yuri, che ha dovuto affrontare le pratiche per l’espulsione. Continueranno la loro battaglia nelle condizioni ostili della Russia di Vladimir Putin, resteremo loro vicini.”