Rastrellamento in Cecenia notizia atroce, grave giustificazionismo delle autorità. Pesc e Maeci chiedano verità
“Mentre sugli organi di stampa occidentali rimbalzano le notizie riportate dal quotidiano di opposizione russa Novaya Gazeta di un raid che ha visto l’arresto extragiudiziale di un centinaio di omosessuali ceceni e la morte di almeno tre di loro in seguito ai pestaggi da parte dei carcerieri, assistiamo con sgomento alle dichiarazioni rese dal portavoce del leader della Repubblica autonoma cecena Kadirov, secondo il quale il fatto sarebbe irrealistico vista ‘l’assenza di omosessuali nella regione’. Il giustificazionismo di questa uscita da parte delle autorità locali – legate a doppio filo al regime russo di Vladimir Putin – getta ombre sull’accaduto e sulla generale condizione dei diritti umani in Cecenia. L’Alta rappresentante Federica Mogherini e il Ministro Angelino Alfano si attivino con le diplomazie europee affinché emerga tutta la verità su quanto riportato da Novaya Gazeta e sollecitino un lavoro comune con le autorità russe per delineare i tratti di questa atroce violazione dei diritti umani. Specialmente dopo l’aggravarsi della situazione in seguito ai fatti di San Pietroburgo, le cosiddette verità di regime rischiano di nascondere una neanche troppo ipotetica soppressione delle minoranze e delle opposizioni democratiche da parte di Putin e dei suoi sodali, l’Europa non tema proprio adesso di far sentire la sua voce.”
Così il segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti Leonardo Monaco, annunciando l’invio di una lettera all’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e al Ministro degli esteri italiano.