Adozioni: bene la decisione della Cassazione francese. E l'Italia che fa?

Schermata-09-2456198-alle-23.09.59-300x227In Francia la Corte di Cassazione ha stabilito che una donna lesbica sposata può adottare i figli nati dalla partner tramite riproduzione assistita realizzata all’estero.
La PMA con tecnica eterologa, infatti, anche dopo l’introduzione del matrimonio egualitario nell’ordinamento giuridico d’Oltralpe, continua a non essere aperta alle coppie omosessuali. Le coppie desiderose di concepire un bambino sono dovute andare all’estero e, al loro ritorno, hanno dovuto fare i conti con un ordinamento giuridico lacunoso che non riconosceva automaticamente la doppia genitorialità.
Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ha commentato così la decisione della Cassazione Francese: “E’ un passo avanti importante quello compiuto dalla giurisprudenza francese in tema di filiazione che mette ancora più in evidenza l’arretratezza dell’Italia dove il confronto sulla “stepchild adoption” (adozione dei figli naturali e adottivi del partner) e l’omogenitorialità si svolge solo tra omofobi e ignoranti, come ha dimostrato la puntata di “Porta a porta” andata in onda il 17 settembre scorso su Rai 1. Intanto i figli di coppie omogenitoriali rimangono privi dei più elementari diritti. Quanto dovremo aspettare ancora prima che l’Italia prenda esempio dai suoi partner europei, adotti delle semplici riforme che garantiscano i diritti delle persone LGBTI e dei loro figli ed elimini odiosissime discriminazioni come quelle che escludono esplicitamente le coppie lesbiche dalla possibilità di ricorrere alle tecniche della procreazione assistita? Siamo passati dalla completa indifferenza alle continue promesse mancate. È ora di finirla di speculare sulle nostre vite e sui nostri affetti”!

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