Miseramente fallito il proibizionismo sulla prostituzione
Fallimento proibizionismo sulla prostituzione: oggi sui media tre diverse fonti di informano dell’incremento della prostituzione e della tratta nella sola città di Roma. Niente da dire Governo? Niente da dire signor sindaco Alemanno?
Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti
“Oggi, sfogliando alcuni quotidiani, ci è capitato di leggere articoli, con tre diverse autorevolissime fonti, che di fatto documentano del miserabile fallimento delle politiche proibizioniste sulla prostituzione.
Sarebbe ora che i grandi esperti della ‘sicurezza’, i grandi leader politici del populismo e della demagogia, gli incantatori di serpenti che ‘puliscono le strade’ da spettacoli ‘osceni e immondi’, ammettessero senza ipocrisie di come le loro politiche siano miseramente fallite. E invece tutti zitti, tutti silenti, tutti fintamente occupati a fare altro, magari a dover far fronte alle emergenze di qualche politico dello schieramento perbenista, coinvolto in scandali con prostitute e cocaina.
Ecco le tre fonti che oggi troviamo sui media:
- Il Presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario: “Nel Lazio e, particolarmente, a Roma è in forte espansione il traffico di stupefacenti e appare consistente la criminalità di provenienza romena e nigeriana, che operano in particolare nei reati di tratta della persone e sfruttamento della prostituzione”.
- La Direzione Distrettuale Antimafia documenta maxi-blitz contro la “tratta delle bimbe” e grazie al loro operato si giunge ad un maxi-processo con decine di imputati che sfruttavano donne minorenni dell’est europeo, schiavizzate nelle strade di Roma e Ostia.
- Il Codici (Centro per i diritti dei cittadini) diffonde il terzo rapporto sulla criminalità organizzata dal titolo: “Le mani della criminalità sul Comune di Roma e Provincia”, “Droga e prostituzione, il grande business del malaffare”, vi è anche la mappatura aggiornata delle strade cittadine della prostituzione.
Possiamo umilmente chiedere quanti soldi sono stati spesi per la lotta alla prostituzione da quando è entrata in vigore l’ordinanza antiprostituzione del Comune di Roma del 16 settembre 2008? Possiamo sapere per quale motivo con la manovra economica del Governo sono stati tagliati i fondi per aiutare e proteggere le ragazze vittime della tratta della prostituzione, anche minorile? Con tutti i soldi destinati alle politiche del proibizionismo demagogico e populista, lor signori, hanno mai pensato che forse una minima parte può essere destinato ad uno studio sugli effetti delle politiche di legalizzazione e quindi regolamentazione del fenomeno? Con anche la certezza dell’abbattimento sicuro della criminalità e della commistione tra mercato della droga e tratta della prostituzione”.