BOLOGNA: MATRIMONIO GAY. NO LEGGI NUOVE APPLICHIAMO QUELLE ESISTENTI
DICHIARAZIONE DI SERGIO ROVASIO, SEGRETARIO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE RADICALE CERTI DIRITTI
Dopo che Sergio Chiamparino ha annunciato di voler sposare simbolicamente entro l’anno una coppia lesbica, ci auguriamo che anche il sindaco di Bologna Flavio Del Bono decida di fare altrettanto. È un buon inizio – sostiene Sergio Rovasio, segretario nazionale dell’Associazione radicale Certi diritti – ma non basta.
Dal 2008 l’Associazione radicale Certi Diritti insieme all’Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford ha intrapreso una battaglia legale denominata ‘Affermazione civile’ per il riconoscimento del diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Noi sosteniamo – prosegue Rovasio – che nel nostro Paese non c’è alcun divieto per le coppie omosessuali di contrarre matrimonio. E, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, qualsiasi dubbio al riguardo è stato spazzato via. Non serve alcuna nuova legge, basta applicare quella vigente. La società è cambiata e l’omosessualità non è più buon motivo per continuare a discriminare dei cittadini.
Sono più di venti le coppie che in tutta Italia hanno deciso di intraprendere questa importante battaglia per l’uguaglianza – conclude Sergio Rovasio – tra cui c’è già una coppia bolognese che discuterà a metà gennaio il caso davanti al Tribunale della città. L’associazione Certi Diritti è vicina al portavoce di Rete Laica, Maurizio Cecconi, e continuerà a dare sostegno alle coppie gay e lesbiche di Bologna che intendono sposarsi non solo simbolicamente.