Comunicati stampa GIORNO DELLA MEMORIA 2009
La memoria degli altri, da un’idea diVittorio Pavoncello
Il Giallo e il Rosa – Shoà e Homocaust – due genetiche per uno sterminio
Roma, evento non stop organizzato dall’Associazione Ecad presso il locale Qube, lunedì 26 gennaio insieme all’Associazione Radicale Certi Diritti e le Associazioni lgbt italiane.
">GIORNO DELLA MEMORIA: LUNEDI' 26-1 EVENTO AL QUBE DI ROMA
GIORNO DELLA MEMORIA 2009
La memoria degli altri, da un’idea diVittorio Pavoncello
Il Giallo e il Rosa – Shoà e Homocaust – due genetiche per uno sterminio
Roma, evento non stop organizzato dall’Associazione Ecad presso il locale Qube, lunedì 26 gennaio insieme all’Associazione Radicale Certi Diritti e le Associazioni lgbt italiane.
In occasione del Giorno della Memoria, dedicato alla Shoà, che ogni anno si tiene il 27 gennaio, l’Associazione Radicale Certi Diritti, insieme alle più importanti Associazioni lgbt italiane, partecipa con proprie iniziative all’evento di Roma ‘Il Giallo e il Rosa’ che quest’anno intende ricordare lo sterminio nazista degli ebrei e degli omosessuali.
L’evento, denominato ‘La memoria degli altri’, promosso dall’Associazione Ecad (Ebraismo Culture Arti Drammatiche) da un’idea di Vittorio Pavoncello, si svolgerà a Roma, per tutta la giornata di lunedì 26 gennaio, nella cornice multipiano del locale ‘Qube’ con concerti, teatro, mostre, arte, stand, incontri e dibattiti.
È la prima volta che passi di qua?
Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.
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Chi te lo fa fare?
Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.
