VATICANO OMOFOBO: INTERROGAZIONE RADICALE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

DIRITTI GAY/PE: GRUPPO LIBERALE E DEMOCRATICO DEPOSITA INTERROGAZIONE URGENTE PROPOSTA DAL DEPUTATO EUROPEO RADICALE MARCO CAPPATO SULLA INIZIATIVA FRANCESE SULLA DECRIMINALIZZAZIONE UNIVERSALE DELL’OMOSESSUALITA E POSIZIONE DEL VATICANO
 
Bruxelles, 9 dicembre 2009 Dichiarazione di Marco CAPPATO, Eurodeputato Radicale:
 
“Il gruppo liberale e democratico al PE (ALDE) ha fatto propria la proposta di interrogazione alla Commissione europea che avevo depositato a titolo individuale assieme ai colleghi Giusto Catania e Sophie In’t Veld sulla proposta francese all’ONU sulla decriminalizzazione universale dell’omosessualità e  sulla posizione del Vaticano. L’interrogazione sarà quindi depositata a nome del gruppo ALDE, che chiederà agli altri gruppi parlamentari di sostenere la richiesta di inserimento del punto all’ordine del giorno della plenaria del PE di dicembre.
Ci auguriamo che gli altri gruppi politici si vogliano unire all’iniziativa, al fine di assicurare che il più grande numero di Stati sostenga l’iniziativa francese (in particolare gli USA, Sud Africa, Cuba, Turchia, Albania), appoggiata da tutti gli Stati dell’Unione europea e da Stati come il Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Argentina, Cile, Gabon, Capo Verde – ed osteggiata invece dagli Stati islamici, totalitari e dal Vaticano, uniti in una “santa alleanza”. 
 
Testo dell’interrogazione alla Commissione
di Marco Cappato, Sophie In’t Veld, Andrew Duff, Olle Schmidt, a nome del gruppo ALDE
Iniziativa francese all’ONU sulla depenalizzazione dell’omosessualità
La Francia ha lanciato un’iniziativa in sede ONU sulla depenalizzazione universale dell’omosessualità, raccogliendo l’adesione di più di 50 Stati tra cui tutti gli Stati Membri dell’UE, volta al deposito di una dichiarazione comune  all’Assemblea Generale. La dichiarazione afferma che le violazioni, persecuzioni, torture, trattamenti inumani, crudeli e degradanti, arresti e detenzioni arbitrarie, esecuzioni e discriminazioni compiute sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere sono una violazione dei diritti umani e chiedendo misure legislative o amministrative per assicurare che orientamento sessuale e identità di genere non siano alla base di sanzioni criminali, in particolare esecuzioni, arresti e detenzioni. Rispetto a tale dichiarazione, il Vaticano ha espresso la sua opposizione attraverso l’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, il quale ha affermato che “con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni…Per esempio gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni”.
      Quali iniziative la Commissione europea ha intrapreso o intende intraprendere al fine di assicurare che la dichiarazione francese ottenga il più ampio sostegno da parte degli Stati all’ONU? Con quali Stati extra-europei ha preso contatto al riguardo? Cosa intende fare la Commissione per scongiurare l’azione diplomatica del Vaticano e dei 91 Stati totalitari o integralisti che nel mondo prevedono sanzioni, torture, pene e persino l’esecuzione capitale (in 10 paesi islamici) contro le persone omosessuali? Non ritiene la Commissione che sia urgente sollevare tale questione nell’ambito delle relazioni internazionali e del cosiddetto dialogo interculturale – interreligioso che l’UE mantiene con il Vaticano e con i “rappresentanti” della religione cattolica ed adottare le misure a tal riguardo come accadrebbe con Stati terzi?
 
 

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