GRAZIE A BERLUSCONI E FINI PER LA SVOLTA MUSICALE

Roma, 8 marzo 2008

• Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale Certi Diritti

Con grande stupore questa mattina abbiamo assistito all’inaugurazione della campagna elettorale della destra italiana con musiche, danze e canzoni inequivocabili.

Che si tratti finalmente della svolta europea arrivata anche in Italia? Berlusconi e Fini, questa mattina, al Palalido di Milano, hanno inaugurato il loro più importante intervento elettorale con la canzone “Ymca” dei Village People” facendo ballare 8 mila persone. Non contenti hanno poi proseguito con i brani “Enola Gay” e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, qualcosa di più di un semplice fatto casuale, crediamo. Sembra che abbiano voluto mandare un messaggio importante con l’arte della musica.

Il brano ‘Ymca’ è considerato l’inno dei gay in tutto il mondo da quando i Village People decisero di dedicare una canzone alla comunità lgbt ispirandosi ai centri sportivi e di accoglienza della Young Men’s Christian Association diffusi in tutti gli Usa e in vari paesi del mondo, noti luoghi di rimorchio gay. Con le canzoni ‘Enola Gay’ e ‘Sarà perché ti amo’ abbiamo la conferma che si è voluto dare un messaggio agli elettori della Cdl. Certo, se avessero messo anche le canzoni ‘Tuca Tuca’ o ‘Tanti auguri’ della Carrà o, perché no, ‘Pensiero Stupendo’ di Patty Pravo, sarebbe stato meglio ma siamo comunque contenti della svolta berlusconian-finiana che segnaleremo subito all’”International Lesbian and Gay Association”. Finalmente anche in Italia si può sperare in una destra che garantisce i diritti per le persone lgbt, come nella Spagna di Rajoy e nella Francia di Sarkozy, o no?

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp