Una nuova legge per persone trans e intersessuali
La legge 164 del 1982 deve essere riformata, anche alla luce delle novità che nel corso di questi quarant’anni si sono prodotte in Europa e nel mondo.
La nuova legge deve:
- definire il concetto di identità di genere, e le condizioni transessuali e intersessuali ad essa connesse, al di fuori di ogni contesto patologico;
- stabilire che il principio fondamentale di tale normativa sia quello del perseguimento del benessere psicofisico della persona in oggetto;
- stabilire che gli interventi eventualmente necessari per questo benessere (medici, chirurgici, psicosociali) siano coperti dal servizio sanitario nazionale;
- identificare procedure semplificate di rettifica del genere e del nome sui documenti anagrafici, anche in assenza di intervento chirurgico di riconversione degli organi genitali.
L’Italia inoltre deve:
- stabilire criteri di qualità e funzionamento dei centri abilitati all’accoglienza delle persone transessuali e intersessuali;
- inserire nella normativa antidiscriminatoria, soprattutto in materia di lavoro, specifiche misure di prevenzione e reinserimento alle persone potenzialmente vittime di discriminazione per motivi connessi alla identità di genere.