Sex work: la battaglia continua anche grazie a te
Dona ora per permetterci di depositare altri ricorsi contro le ordinanze e i regolamenti comunali “antiprostituzione”
A fine novembre 2018 abbiamo depositato insieme al Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute al Tribunale amministrativo del Lazio un ricorso per tentare di scardinare il “nuovo ma vecchio” proibizionismo in materia di prostituzione.
Abbiamo chiesto l’annullamento di un’ordinanza del Sindaco del comune di Tivoli, emessa in base a poteri che la legge affida ai Sindaci esclusivamente per motivi di urgenza, di pericolo pubblico e di contingibilità.
Ad aprile abbiamo vinto: grazie alla nostra attività l’ordinanza è stata annullata.
Una vittoria che si inserisce nell’attività di tutela e promozione dei diritti delle e dei sex workers, per l’affermazione della libertà sessuale individuale e contro ogni forma di sfruttamento e repressione.
Ma non possiamo fermarci, perché questo tipo di provvedimenti è diventato ormai la norma e laddove è necessario coprire l’abuso di questi strumenti emergenziali, pian piano, le ordinanze si fanno Regolamenti: lo strumento per sopperire alla “urgenza” diventa quindi regola indeterminata. Assurdo!
Vogliamo averti al nostro fianco, insieme al Comitato per i Diritti Civili delle prostitute, anche nei ricorsi che abbiamo in cantiere: azioni autenticamente nonviolente di attacco ad un potere che, in nome della sicurezza e dell’emergenza, non affronta i fenomeni sociali travolgendo invece le vite dei cittadini.
Per un ricorso al TAR, ad esempio, il contributo unificato per la proposizione della causa è di 650 euro. Per fare fronte a questo costo, anche un piccolo contributo può fare la differenza!
Come donare?
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