GPA: una legge omofobica che isola l’Italia dall’Occidente

Come Associazione Radicale Certi Diritti condanniamo fermamente l’approvazione della legge che rende la maternità surrogata un “reato universale” e che costituisce una vera aberrazione giuridica. Con questa normativa l’Italia compie un pericoloso passo indietro, separandosi dalle democrazie occidentali che riconoscono e regolano la gestazione per altri. Mentre Paesi come Canada, Stati Uniti, Regno Unito e gran parte dell’Europa adottano un approccio di inclusione e rispetto dei diritti, il governo italiano sceglie la via dell’oscurantismo.

È una palese contraddizione che proprio questo governo, che spinge per la procreazione e tuona contro l’“inverno demografico”, scelga di penalizzare le famiglie che vogliono avere figli. Invece di favorire la nascita di nuovi bambini e sostenere la genitorialità, si preferisce colpire le famiglie che ricorrono alla gestazione per altri, lasciando i più indifesi, i bambini, senza tutele.

Non possiamo non sottolineare l’ipocrisia del governo, la cui Presidente si è mostrata in più occasioni vicina a Elon Musk, celebrandolo pubblicamente con foto e accettando i suoi premi. Eppure, Musk, che ha fatto ricorso alla maternità surrogata, se fosse italiano, sarebbe oggi a rischio di finire in galera proprio per mano di questo governo. Ma questa legge vergognosa non colpisce i potenti amici stranieri della Presidente Meloni, ma si accanisce sui nostri concittadini più deboli: saranno bambini indifesi e famiglie senza protezione a pagarne il prezzo.

Di più: il 90% delle coppie che si avvalgono della gestazione per altri sono eterosessuali che vi ricorrono per condizioni di sterilità o patologie, ma per ovvie ragioni queste coppie difficilmente saranno individuate o perseguite. A farne le spese saranno solo le coppie omogenitoriali, colpite in modo mirato da una legge fortemente discriminatoria e omofobica, che le esporrà a persecuzioni legali e sociali.

Annunciamo ricorsi a livello nazionale e internazionale contro questa legge ingiusta, discriminatoria e aberrante, che non farà altro che creare famiglie senza tutela legale e bambini invisibili. Siamo pronti a collaborare con altre associazioni, esponenti della società civile e tutte le forze democratiche che condividono i nostri valori, per unire gli sforzi in questa battaglia. Lavoreremo insieme affinché l’Italia torni ad essere un Paese che guarda al futuro e rispetta pienamente i diritti umani.

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