Offeso e preoccupato dalle parole di Vannacci: l’Esercito che ho conosciuto io è diverso
Il nostro segretario, Yuri Guaiana, ha incontrato Serafino Marco Fiammelli, 1° Luogotenente dell’Esercito della riserva e Presidente del World Congress of LGBTQ+ Jews, e ne è uscita un’interessante conversazione sul caso delle dichiarazioni del Generale Vannacci di cui vi volgiamo dare conto.
Prima, però, vi invitiamo a firmare questa petizione per chiedere le dimissioni immediate del Generale Vannacci lanciata dall’Associazione Radicale Certi Diritti in collaborazione con Keshet Italia – Gruppo Ebraico lgbtqai+ e Polis Aperta.
Ora, vediamo cosa ha Serafino Marco Fiammelli al nostro segretario.
Yuri Guaiana: Marco, grazie per aver accettato di fare questa chiacchierata.Tu da sempre ti sei definito gay, ebreo riformato, di sinistra e militare. Quale di queste tue identità ha suscitato più discriminazione e stigma nella tua vita?
Serafino Marco Fiammelli: Ciao Yuri, grazie a te per l’invito. Devo dire che la parte di me che ha sempre suscitato più discriminazione è stata l’appartenenza alle Forze Armate come Sottufficiale dell’Esercito. Paradossalmente, però, l’ambiente militare è quello in cui mi sono sempre sentito più sicuro e protetto.
Yuri: Interessante, perché credi che l’ambiente militare sia stato più inclusivo della tua identità rispetto ad altri contesti?
Serafino Marco Fiammelli: Le ragioni possono essere storiche e culturali. L’Istituzione militare ha la capacità di formare soldati e soldatesse in grado di convivere con i propri commilitoni lontani dalle logiche di discriminazioni e sessismo. Ovviamente, ci sono episodi di intolleranza nei reparti, ma confrontando con altri ambienti e Istituzioni dello Stato, quello militare è l’ambiente più sicuro per le donne, le persone LGBT+, gli ebrei.
Yuri: Me lo auguro. Però il caso Vannacci danneggia l’immagine dell’Esercito… cosa pensi dell’intervento del Ministro Crosetto?
Serafino Marco Fiammelli: A mio avviso, il Ministro Crosetto ha fatto bene a intervenire prontamente, rimuovendo Vannacci dall’incarico di comando come provvedimento disciplinare. Di più non poteva e probabilmente non avrebbe voluto fare, visto che, come ha spiegato il Procuratore Generale Militare De Paolis, non c’è rilevanza penale, pur criticando il comportamento di Vannacci.
Yuri: E tu, come ti senti riguardo alle parole del Generale, essendo un militare della riserva, ebreo riformato e gay dichiarato?
Serafino Marco Fiammelli: Mi sento offeso per le parole del Generale e preoccupato per il danno di immagine che questa storia arrecherà alle Forze Armate.
Yuri: Pensi che il Generale Vannacci debba essere rimosso completamente dal servizio militare?
Serafino Marco Fiammelli: Sì, non può più guidare reparti con donne, gay ed ebrei alle sue dipendenze, perché non sarebbero al sicuro.
Yuri: Quali sono le tue aspettative riguardo a questa situazione?
Serafino Marco Fiammelli: Confido nella fermezza del Ministro della Difesa e dei vertici militari per prendere provvedimenti. Le sue idee sono incompatibili con i valori della Costituzione e delle Forze Armate.
Yuri: Grazie Serafino per il tuo prezioso punto di vista. Dal canto mio, vorrei ricordare ai lettori di di firmare la petizione di Certi Diritti, Keshet Italia – Gruppo Ebraico lgbtqai+ e Polis Aperta per dire “no” all’intolleranza.