Bene approvazione pdl Zan ma dato politico non trascurabile l’assenza di volontà su matrimonio egualitario e riforma del diritto di famiglia
Monaco e Gallo: “a un Parlamento che non vuole decidere su matrimonio egualitario portiamo in aiuto la nostra proposta per l’istituzione di assemblee cittadine”.
Così Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione Certi Diritti, Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, e Sandro Gallittu di CGIL Nuovi Diritti: “è una buona notizia che la proposta contro l’omotransfobia sia passata mantenendo pressoché intatte le parti relative alle politiche attive contro le discriminazioni. Rimane per noi un dato politico importante il parere negativo del Governo e la bocciatura da parte della Camera dell’ordine del giorno che abbiamo avanzato grazie alla disponibilità del deputato Riccardo Magi (+Europa) e che avrebbe impegnato l’esecutivo a valutare tutte le strade percorribili per una riforma del diritto di famiglia che passi per il matrimonio egualitario e la riforma delle leggi sulla filiazione.”
“Non sono più tollerabili per noi difensori dei diritti civili – aggiungono Monaco e Gallo – i tempi e i modi di questa politica di affrontare i grandi temi della vita. Per questo come associazioni ci impegneremo nei prossimi mesi con il comitato ‘Politici per caso’ nella promozione della legge di iniziativa popolare per l’istituzione delle assemblee cittadine estratte a sorte, lo stesso processo che ha portato l’Irlanda ad approvare nel giro di qualche anno il matrimonio egualitario e una legge sull’aborto. È il nostro modo di venire in soccorso a questo Parlamento.”
L’Odg presentato da Riccardo Magi è parte di un pacchetto di proposte migliorative frutto del lavoro congiunto di Certi Diritti, Associazione Luca Coscioni e CGIL Nuovi Diritti.
Così Riccardo Magi nella sua dichiarazione di voto favorevole sulla pdl Zan: “il Parlamento ha perso un’occasione importante per indicare il percorso da seguire per una lotta efficace alle discriminazioni. Non è molto credibile nel punire le discriminazioni uno Stato che nella propria legislazione mantiene distinzioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. La maggioranza ha avuto paura ma se prevale la paura si fa il gioco di chi discrimina o di chi, come la destra, nega il problema. E così la stessa maggioranza ha votato come Lega e Fdi sul mio Odg per la riforma complessiva del diritto di famiglia.”
Il voto del Parlamento sulla legge contro l’omotransfobia arriva nel giorno della pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale sul caso di due mamme, in cui la Consulta demanda al Parlamento una decisione su come normare l’omogenitorialità.