Nuova petizione al Senato per chiedere misure concrete e seguito indagine conoscitiva su sex work
La petizione, che può essere sottoscritta su partecipa.certidiritti.org, chiede la ripresa dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici del sesso affinché i parlamentari possano avere un quadro più fedele della condizione dei lavoratori del sesso anche alla luce dell’emergenza sanitaria.
“A poche ore dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del ‘Decreto Rilancio’ torniamo a chiedere che il Parlamento affronti il tema di tutti i lavoratori del sommerso che stanno subendo la crisi da Covid-19, compresi i lavoratori del sesso. Non ci arrendiamo all’idea che il Parlamento debba ratificare mese per mese decreti omnibus senza affrontare un dibattito veramente aperto sui dubbi sollevati dalla società civile in merito alle misure. Per i nostri rilievi riguardanti i e le sex worker abbiamo scelto uno strumento ufficiale e costituzionalmente garantito: la petizione”
Così Pia Covre, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute, e Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione Certi Diritti.
Firma la petizione al Senato: ricomincino i lavori della indagine conoscitiva su sex work
La petizione, che può essere sottoscritta su https://partecipa.certidiritti.org/sexwork-covid, chiede la ripresa dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, con la richiesta puntale di coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici del sesso affinché i parlamentari possano avere un quadro più fedele della condizione dei lavoratori del sesso anche alla luce dell’emergenza sanitaria. L’indagine conoscitiva sulla situazione della prostituzione in Italia è iniziata a giugno 2019 in I Commissione al Senato.
“Torniamo a chiedere anche misure concrete: aiuti economici e provvedimenti di regolarizzazione per venire incontro alle sofferenze dei tanti lavoratori dimenticati dal Governo e dal Parlamento. Abbiamo scelto nuovamente l’unico strumento di democrazia partecipativa agibile in questa fase e lotteremo perché ogni singola firma possa fare la differenza e sollecitare un dibattito di cui si è sentita la mancanza in questi mesi di lockdown democratico“, concludono Covre e Monaco.
La sottoscrizione è aperta anche alle organizzazioni che possono inviare la propria adesione a [email protected]
Firma la petizione al Senato: ricomincino i lavori della indagine conoscitiva su sex work