Sex work. Sindaco di Castelnuovo di Porto risponda alla nostra offerta d’aiuto e ritiri l’ordinanza ‘antiprostituzione’

Il 10 maggio abbiamo inviato all’ufficio protocollo del Comune laziale un invito ad agire in autotutela

È passato un mese dalla nostra offerta d’aiuto al Sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini; dalla nostra proposta di rientrare dall’illegalità dell’utilizzo abusivo della leva amministrativa nella sua ‘stretta’ al fenomeno della prostituzione di strada. Il 10 maggio abbiamo inviato all’ufficio protocollo del Comune laziale un invito ad agire in autotutela, ritirando l’ordinanza n. 4 del 13.02.2019 in materia di sanzioni agli esercenti il lavoro sessuale e alla loro clientela, in tutto e per tutto simile all’ordinanza contingibile e urgente del Comune di Tivoli annullata dal TAR Lazio il 28 marzo scorso in seguito al ricorso attivato da Certi Diritti e dal Comitato per i diritti civili delle prostitute.”
Lo dicono Leonardo Monaco e Giulia Crivellini, rispettivamente segretario e componente del direttivo dell’Associazione Radicale Certi Diritti, e Pia Covre, presidente del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute.
“Come per Tivoli, l’indeterminatezza delle condotte vietate, l’estensione del divieto su tutto il territorio comunale e la diretta incidenza su sex worker potenzialmente vittime di sfruttamento, rendono questo tipo di atti amministrativi pesantemente lesivi delle libertà civili di tutti i cittadini, oltre che inadeguati ad affrontare situazioni strutturali, tutt’altro che impreviste e di carattere eccezionale” aggiungono Monaco, Crivellini e Covre.
Sollecitiamo pubblicamente una risposta di Riccardo Travaglini al nostro appello; che sia un primo passo verso un lavoro comune contro il ricorso abusivo ai poteri speciali conferiti dalla legge ai sindaci – concludono – in naturale continuità con il meritorio operato del primo cittadino di Castelnuovo contro le pesanti ricadute del ‘Decreto Sicurezza’

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