Roma: su nuovo Regolamento di Polizia urbana pronti a disobbedienze civili e impugnazione atti

Non riusciamo a capire il senso di rendere strutturali delle ricette che si sono già rivelate fallimentari

Dopo decenni di abuso di ‘ordinanze contingibili e urgenti’ per governare la Capitale, la giunta Raggi è riuscita finalmente a imporre un nuovo Regolamento: solo non riusciamo a capire il senso di rendere strutturali delle ricette che si sono già rivelate fallimentari“. Lo dicono in una nota Leonardo Monaco e Simone Sapienza, rispettivamente segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti e di Radicali Roma.
“Su tutti i temi più delicati come prostituzione, bivacco e accattonaggio sono previste solo sanzioni amministrative: non sono neanche valutate attività volte a favorire comportamenti positivi attraverso incentivi di natura non vessatoria, ma l’unico obiettivo è proibire e restringere le libertà, anche con inutili provvedimenti moralistici. Il regolamento prevede multe per chi esibisce nudità o assume comportamenti ‘diretti ad offrire il proprio corpo per il meretricio’: ci sarà una commissione di valutazione all’interno di ciascuna pattuglia? Poi, la Giunta crede sia un deterrente multare chi rovista nei rifiuti: ma chi cerca così cibo e vestiario, come può essere in grado di pagare una sanzione? Sono previste multe anche per chi decide di prendere i mezzi pubblici dopo aver assunto alcol (un vero e proprio incentivo indiretto all’utilizzo della macchina privata in stato di ebrezza) e per chi somministra alcolici dopo le 2, anche dentro i locali: il mito di Al Capone è nato proprio così. Bisogna distinguere la cosiddetta ‘movida’ da tutti gli altri comportamenti già definiti penalmente della leggi dello Stato, perché la movida all’interno di regole accettabili e fatte rispettare rigorosamente, è un bene per l’economia e per la sicurezza della città.
Valuteremo, oltre alla via della disobbedienza civile, quella dei ricorsi amministrativi: abbiamo un precedente importante rappresentato dal ricorso al TAR del Lazio sulle ordinanze anti prostituzione, frutto del lavoro di coordinamento dell’avvocato Giulia Crivellini. Istituzionalizzare la risposta emergenziale – concludono – vuol dire solo cronicizzare le violazioni dello stato di diritto e le libertà fondamentali dei cittadini“.

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp