Da Comune di Milano primo atto di nascita con due mamme. Governo e Parlamento avvertiti: non ci fermiamo.

Oggi alle ore 16 il Sindaco Giuseppe Sala, quale ufficiale di stato civile, ha proceduto al primo atto di nascita con riconoscimento di due mamme. Eric Manfredi è nato sabato scorso ed è stato oggi proprio il Sindaco, quale rappresentante di quella Repubblica italiana che veniva festeggiata il giorno della sua nascita, a salutarlo quale primo bambino nato dalla volontà di due madri nel comune di Milano.

Corinna Marrone Lisignoli, supportata dall’associazione radicale Certi diritti e dall’avv. Alexander Schuster, aveva già posto la questione del riconoscimento a inizio maggio. In risposta al suo caso la Giunta aveva annunciato su Il Fatto quotidiano del 16 maggio di essere favorevole al riconoscimento da parte di entrambe le madri. In occasione dell’odierna cerimonia a Palazzo Marino il Sindaco Sala è passato alla fase operativa con un gesto che segue le aperture di Torino e ormai di diversi altri comuni in tutte le parti d’Italia. L’iniziativa di Corinna ha fatto da apripista e altri bambini milanesi stanno ricevendo il giusto riconoscimento quali figli di due madri.

Siamo entusiaste del risultato e ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutate ad ottenerlo. Da adesso, Eric Manfredi potrà godere degli stessi diritti di tutti gli altri bambini dicono Corinna e la sua compagna Francesca (ritratte nella foto).

Per Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti: alle buone notizie che continuano a giungere dalle corti, si uniscono gli atti dei sindaci che decidono di dare finalmente riconoscimento alle famiglie omogenitoriali italiane. Il nuovo Parlamento e il nuovo Governo sono avvertiti: continueremo a seguire tutte le vie per stanare un potere che con la sua inerzia, da decenni, nega diritti e responsabilità a migliaia di cittadini.

Per l’avv. Alexander Schuster, che all’indomani della svolta di Torino aveva avviato una importante interlocuzione con lo staff del Sindaco, gli atti formati oggi segnano anche un passo avanti nelle prassi fino ad oggi registrate nei vari comuni italiani: non solo non si fa dichiarare che il bambino è nato da un rapporto sessuale, ma per la prima volta si dà espressamente atto che è nato da un progetto genitoriale realizzato grazie al ricorso alla procreazione medicalmente assistita. È una menzione importante: il consenso dato alle tecniche di fecondazione assistita obbliga l’adulto ad essere genitore. Ecco perché quanto fatto oggi da Giuseppe Sala è un atto dovuto e pienamente legittimo.

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