Certi Diritti di partecipazione! Duran Adam e consegna lettera a Mattarella.

Questa mattina Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione radicale Certi Diritti, si è unito a Mario Staderini e alle altre personalità che in queste settimane si sono avvicendate in Piazza del Quirinale per chiedere l’effettivo rispetto ed affermazione dei diritti di partecipazione ed iniziativa popolare garantiti dalla Costituzione. L’iniziativa nonviolenta, ispirata al duran adam reso famoso dai fatti di Piazza Taksim a Istanbul, ha come obiettivo quello di attirare l’attenzione del Presidente della Repubblica su quello che sta accadendo in Italia agli strumenti di iniziativa popolare, in particolare ai referendum.
Questi sono stati cruciali per potere realizzare nel nostro Paese le grandi riforme dei diritti civili. Oggi il referendum come strumento di controllo del Legislatore a disposizione del cittadino e la legge di iniziativa popolare come catalizzatore dei dibattiti pubblici che non riescono a superare i muri del Parlamento hanno perduto il loro connotato di iniziativa “popolare”, essendo a unico appannaggio di grandi partiti e organizzazioni parastatali.

Mentre in questi giorni centinaia di compagni sono per le vie di Roma a raccogliere firme per il referendum locale sulla liberalizzazione del trasporto pubblico, mentre in giro per l’Italia diamo l’opportunità di firmare per la riforma delle politiche sull’immigrazione e mentre facciamo valere le ragioni delle iniziative popolari correttamente presentate ma non ancora discusse, basterebbero poche righe d’emendamento per aprire alla firma elettronica dei cittadini, individuare nuove figure che possano svolgere funzione di autenticatore delle firme, abolire l’onere di certificazione delle firme, abbassare il numero delle stesse richieste e modificare le leggi-cornice in materia per garantire il pluralismo di informazione sui temi trattati dalle iniziative popolari in corso.

Libertà sessuali, regolamentazione della prostituzione, riforma del Diritto di famiglia… temi centrali che toccano i nostri diritti più intimi e che necessitano anche degli strumenti di partecipazione per essere rivendicati, come spiegato nella lettera al Presidente Mattarella che il segretario Monaco ha consegnato stamane al Quirinale. Referendum e leggi popolari sono mezzi per i diritti e al contempo diritti garantiti dalla Costituzione che non ci stancheremo di difendere.

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