Negato il patrocinio al Pride da Regione Lombardia: una precisa dichiarazione politica.

Apprendiamo che la Regione Lombardia ha deciso di non concedere il patrocinio al Pride del 2017 a differenza di quanto fatto in occasioni precedenti. La Regione Lombardia e il governatore Maroni hanno deciso di non riconoscere un evento che oramai da anni viene sentito dalla città di Milano come proprio e che promuove momenti di incontro nel capoluogo lombardo favorendo l’inclusione e l’accettazione. Ricordiamo comunque che la Regione già lo scorso anno aveva negato il patrocinio al Pavia Pride mentre lo aveva concesso a convegni dal chiaro stampo omofobo e inneggianti alle terapie riparative per gli omosessuali. Allo stesso modo la Regione Lombardia è nota per aver inviato al Family Day il proprio gonfalone insieme a Liguria e Veneto.
La scelta della Regione di dissociarsi da un Pride che ha come motto “Diritti senza Confine”, che cerca quindi di buttare la luce sul tragedie spesso dimenticate ma anche su violazioni di diritti che esulano dal solo mondo LGBTI, assume una valenza politica ancora più forte.

È indubbiamente evidente la volontà della Regione di schierarsi con chi vuole ridurre o addirittura togliere i diritti. Da parte nostra noi ci schiereremo con chi invece ritiene che i diritti vadano allargati in modo da poter far sì che il maggior numero di persone, e anche di cittadini lombardi, ne possa godere pienamente.
Per questi motivi è ancora più importante essere presenti al Milano Pride e a tutti gli altri Pride in giro per l’Italia per far sentire la nostra voce anche a chi cerca di turarsi le orecchie.”, così in una nota congiunta Dario Belmonte, tesoriere dell’Associazione Radicale Certi Diritti, e Barbara Bonvicini, segretario dell’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano.

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