Il Parlamento europeo adotta rapporto su riconoscimento automatico delle adozioni tra stati membri: basta famiglie che spariscono attraversando i confini
Il Parlamento Europeo ha approvato, a larghissima maggioranza, un report che chiede il riconoscimento automatico dei provvedimenti di adozione tra gli stati membri dell’Unione Europea. Il rapporto mette in luce come, allo stato attuale, le famiglie rischino di perdere la loro qualifica semplicemente attraversando un confine. Il documento nega che l’utilizzo del concetto di “ordine pubblico”, più volte utilizzato per giustificare il non riconoscimento di provvedimenti di adozione di coppie dello stesso, non possa in nessun caso portare ad una discriminazione ai sensi dell’art. 21 della CEDU che proibisce anche le discriminazioni legate all’orientamento sessuale.
“La votazione del Parlamento Europeo getta luce su una situazione intollerabile all’interno dell’Unione Europea. Il mancato riconoscimento dei provvedimenti di adozione da un paese membro all’altro mette in grave rischio le famiglie e soprattutto i bambini. Non si può accettare che basti attraversare un confine per non essere più riconosciuti come famiglia, specialmente all’interno dell’Unione Europea. Speriamo che a questo rapporto seguano misure che portino, finalmente, al riconoscimento della piena libertà di movimento anche per le famiglie LGBTI” così Leonardo Monaco e Dario Belmonte, segretario e tesoriere dell’Associazione Radicale Certi Diritti.