VI Congresso Associazione radicale Certi Diritti
VERSO L’UGUAGLIANZA
IOMIMPEGNO.ORG CONTRO IL PROIBIZIONISMO SUI CORPI E SUGLI AFFETTI
Quest’anno si celebra il centenario della nascita di Rosa Louise Parks, l’attivista afroamericana che il 1° dicembre 1955 compì un gesto, semplice e rivoluzionario, come quello di sedersi in un posto riservato ai bianchi sugli autobus di linea di Montgomery (Alabama, USA), e subendo per questo un processo che produsse nel 1956 una sentenza importante della Corte suprema degli USA, con la quale si decretava l’incostituzionalità della segregazione razziale.
Rosa è diventata il simbolo, uno dei più forti e cristallini, per chi nel mondo lotta per i diritti e contro ogni forma di razzismo, avendo come valore di riferimento il metodo nonviolento, la fede nella giustizia e l’impegno personale.
Queste caratteristiche sono esattamente i tre pilastri su cui si basa la nascita e l’attività dell’Associazione radicale Certi Diritti che intende dedicare il suo VI Congresso nazionale a Rosa e a tutti gli uomini e le donne che come lei hanno partecipato con il proprio corpo e la propria speranza, alle battaglie di libertà. Tre caratteristiche che sono costitutive della cultura e della storia radicale di cui la nostra associazione è parte, e che rendono la nostra associazione una proposta di militanza attiva, dove l’elemento dell’impegno personale è fondativo dell’associazione stessa. La campagna 2013, rivolta ai nuovi deputati e senatori così come ai cittadini e alle cittadine italiane www.iomimpegno.org ne è un esempio.
Il Congresso si svolge a Napoli, città che vide uno straordinario impegno su questi temi negli anni ’70 ( il 22 settembre del 1975 a Napoli fu organizzata una Marcia e un Convegno per la Liberazione Sessuale dal Partito radicale, dal Movimento di Liberazione della Donna e dal Fuori!) e che vede con la nuova amministrazione una rinnovata attenzione sui temi di libertà e autodeterminazione legati alla vita sessuale delle persone.
Da Napoli quindi, un Congresso per prepararci al confronto con il prossimo Parlamento – ed i prossimi Consigli regionali – affinchè la smettano di essere ciechi, sordi e muti di fronte alla vita reale degli uomini e delle donne e sappiamo assumersi le proprie responsabilità. Per diventare pienamente europei, nella salvaguardia dei diritti e non solo nel governo economico della nostra società.