Nasce il network transnazionale dell'associazione radicale Certi Diritti, dall'Europa al Sud-America fino alla Cina
Dall’Africa al Sud-America, dall’Europa alla Cina: un coordinamento di militanti e sostenitori dell’associazione per la promozione e la difesa dei diritti civili
Roma, 7 gennaio 2011
Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti
L’Associazione Radicale Certi Diritti dall’8 dicembre scorso è diventata uno dei soggetti politici costituenti del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. In questa settimane uno dei primi obiettivi è stato quello di realizzare un network transnazionale composto da esperti, militanti, attivisti e sostenitori che da diversi paesi del mondo potranno fornire informazioni, idee e promuovere azioni politiche sui temi legati alla liberazione sessuale delle persone, per la promozione e la difesa dei diritti civili, anche in tema lgbti(e), contro tutti i tipi di tabù e persecuzioni ispirate dal fondamentalismo ideologico e religioso.
La rete inter-transnazionale nata in questi giorni vedrà la collaborazione di:
Francis Onyango, Presidente onorario di Certi diritti, Avvocato, Kampala ;
Stefano Fabeni Direttore della Global Initiative for Sexuality and Human Rights Heartland Alliance for Human Needs & Human Rights di Washington ;
Davide Miraglia, militante e attivista di Berlino;
Wezeshatz, Associazione LGBTI della Tanzania;
Maria Gigliola Toniollo, Cgil Nuovi Diritti;
Jack Rock, cittadino canadese che vive in Tanzania;
Ottavio Marzocchi e Joaquim Nogueroles, funzionari dell’Unione Europa – Bruxelles;
Sharon Nizza, studentessa – Gerusalemme;
Roni Guetta, già Tesoriere di Certi Diritti – Londra;
Ugo Millu, Avvocato – Barcellona;
Vittorio Scardamaglia e Sara Garbagnoli – Parigi;
Eugert Mattia Aliaj, membro dell’Aleanca Kunder Diskriminimit Lgbt – Albania;
Da Pechino due persone di cui non possiamo diffondere il nome.
L’Associazione Radicale Certi Diritti è anche membro di Ilga-Europe e collabora con diverse organizzazioni internazionali sul tema dei diritti delle Sex-Workers.
Tutto il nostro lavoro è volontario e solo dal canale dell’autofinanziamento possiamo avere le risorse economiche e l’aiuto per promuovere ulteriori iniziative.
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