Quanti ce ne sono come me? Un italiano a Londra ci scrive
Ciao Gabriella,
mi chiamo Andrea e anche se vivo a Londra da più di dieci anni mi sento sempre italiano.
Quando mi sono iscritto alla newsletter, non mi sarei mai aspettato una risposta personalizzata ma, come puoi capire, è stata molto ben accettata.
vi seguo da Londra poichè l’oggetto del sito http://www.certidiritti.it mi tocca molto profondamente. In realtà, una delle ragioni più importanti per cui vivo qua è il fatto che in Italia i DIRITTI CIVILI (moderni) sono pressochè inesistenti. Per alcuni la mia decisone potrebbe essere vista come una fuga o, peggio ancora, una codardia; io la vedo come sopravvivenza, una scelta integrale alla persona che sono, il mio dire “no” alle ipocrisie italiane, il rispettare le preferenze dei miei genitori che non vogliono parlare o far sapere della mia diversità e realtà che vivo… Comunque, quanti ce ne sono come me? Sarebbe bene parlarne. Non puoi immaginarti che bello sia svegliarsi di mattina e non sentirsi sbagliati, sentirsi senza i senzi di colpa, sentirsi vivi e contenti di essere quello che si è.
Le istituzioni dovrebbero cercare di educare i cittadini ad accettare le diversità, al rispetto invece di sprecare risorse nel censurare e coprire LA VERITA’, LA REALTA’!
Grazie ancora per la mail e GRAZIE INFINITAMENTE a te e tutti voi per l’impegno dimostrato nel tentare di migliorare le condizioni di persone vere che soffrono per colpa dell’ipocrisia ed il “perbenismo” ampiamente diffusi in Italia.
Andrea
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