Firenze, ricorso a Corte Costituzionale per no a matrimonio – Gay .it
Dopo Venezia e Trento, anche il tribunale di Firenze solleva dubbi sul divieto di pubblicare gli atti matrimoniali di una coppia gay da parte del Comune. La decisione della Corte Costituzionale attesa |
La Corte d’appello di Firenze ha rimesso alla Corte costituzionale la decisione sul merito di un ricorso presentato da una coppia gay contro il diniego del comune di Firenze alle pubblicazioni di matrimonio. Ne informa Sergio Rovasio (nella foto in basso), segretario dell’associazione radicale Certi diritti che insieme all’Avvocatura lgbt Rete Lenford sta portando avanti la campagna legale “Affermazione Civile”. «Questa decisione – si legge nella nota – dimostra che la Corte d’appello di Firenze come quella di Venezia e Trento ritiene fondate le ragioni del ricorso presentato quando il Comune si era opposto alle pubblicazioni per il loro matrimonio. Si conferma così che la campagna di “Affermazione Civile” lanciata due anni fa dalla nostra associazione e dall’avvocatura Lgbt-Rete Lenford, finalizzata al riconoscimento del diritto al matrimonio civile per le coppie gay, è una strada molto importante per il superamento delle disuguaglianze e delle discriminazioni verso gli omosessuali». «Smentendo il Tribunale di primo grado – precisa Antonio Rotelli (in foto), presidente di Avvocatura per i diritti LGBT Rete Lenford – la Corte d’appello fiorentina ha affermato che il diritto di sposarsi è un diritto fondamentale, manifestazione della dignità umana e come tale riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea resa vincolante dal Trattato di Lisbona, in vigore dal primo dicembre scorso. Il progresso della sensibilità comune – si legge tra l’altro nell’ordinanza – ha ormai felicemente emancipato l’omosessualità dal ghetto dell’emarginazione, se non di aperta repressione, in cui ideologie autoritarie del passato l?avevano confinata, facendo comprendere e rispettare alla generalità dei consociati un modo di essere che risponde a moti insindacabili dell’animo umano». «Riconoscere dignità alle famiglie omosessuali – conclude l’avvocato Rotelli – è un passo fondamentale verso il rispetto dei singoli cittadini italiani gay e lesbiche, troppo spesso vittime di discriminazioni e violenze. La campagna prevede l’impugnazione davanti al giudice del divieto di pubblicazione degli atti matrimoniali da parte degli ufficiali comunali alle coppie gay che ne facciano richiesta. Rete Lenford e Certi Diritti invitano tutte le coppie omosessuali a presentare presso il loro Comune di residenza una richiesta di pubblicazioni matrimoniali per poterla impugnare dinanzi ai tribunali in caso di rifiuto. Il caso della coppia fiorentina è così il terzo su cui l’alta corte dovrà pronunciarsi il prossimo anno. |