COPPIA LESBICA IN TRIBUNALE CONTRO IL DIVIETO DI NOZZE
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HANNO chiesto di sposarsi in Comune con tutti i crismi e i documenti necessari, ma di fronte al (prevedibile) no hanno fatto ricorso al tribunale civile di Bologna. Per due donne di 43 e 47 anni conviventi da tempo e con un bambino ereditato’ da una precedente relazione di una delle due l’udienza davanti al giudice è fissata il 12 gennaio. Questo nuovo caso segue quello di Maurizio e Tomas, i due gay che hanno chiesto al sindaco Delbono di sposarli.Le due donne attraverso i loro legali, chiederanno al tribunale che ordini al sindaco di Casalecchio, alle porte del capoluogo emiliano, di unirle comunque in matrimonio o di riconoscere che il divieto di nozze per due persone dello stesso sesso è incostituzionale. Passo successivo, e auspicio della coppia, sarebbe il ricorso alla Consulta come è già successo ha ricordato uno degli avvocati a Venezia e a Trento su casi simili. E’ LA STORIA di due donne che il 18 maggio si sono rivolte al sindaco di Casalecchio Simone Gamberini chiedendo le pubblicazioni delle loro nozze. Il 15 giugno il no ufficiale del primo cittadino: niente pubblicazioni vista l’impossibilità dei matrimoni tra persone dello stesso sesso sancita da una circolare del ministero dell’Interno. «Lo sapevano anche loro che era una richiesta-provocazione ha spiegato il sindaco, 36 anni e iscritto al Pd nata soprattutto per mettere in luce i limiti della normativa. E questo per me è un obiettivo condiviso, ma finché ci sarà una legge che lo vieta io devo applicarla anche se non la condivido». Ma le aspiranti spose non hanno mollato e a fine luglio i loro avvocati (il professor Francesco Bilotta dell’Università di Udine e i bolognesi Annamaria Tonioni e Giovanni Genova) hanno depositato il ricorso in tribunale. La loro speranza è che il giudice segua l’esempio del tribunale di Venezia e della Corte di appello di Trento che, rispettivamente ad aprile e a settembre, hanno trasmesso gli atti alla Corte costituzionale sollevando eccezioni di incostituzionalità rispetto agli articoli 2-3 e 29 della Costituzione. SULLA VICENDA di Maurizio e Tomas, infine, ieri ci sono state molte reazioni. «La nostra associazione è contenta che Maurizio Cecconi e Tomas Kutinjac abbiamo deciso di chiedere al primo cittadino di sposarli». Lo dice Flavia Madaschi, responsabile bolognese dell’Associazione genitori di omosessuali (Agedo). E il segretario nazionale dell’associazione radicale Certi diritti’, Sergio Rovasio, fa presente a Delbono che «nel nostro Paese non c’è alcun divieto per le coppie omosessuali di contrarre matrimonio».