Rainbow flag Senza categoria Il Comune non aveva concesso la pubblicazione dell’avviso di matrimonio. Il Tribunale: decida la Consulta

 


di Gianpaolo Bonzio
VENEZIA (21 aprile) - Sarà direttamente la Corte costituzionale a decidere sulla richiesta di matrimonio tra una coppia di uomini. Il caso è stato portato alla luce dai Radicali dell’associazione "Certi diritti" che da tempo si battono per il riconoscimento delle unioni civili tra coppie dello stesso sesso.
Si tratta di una svolta di un certo peso, visto che in precedenza molti Comuni bocciavano senza tanti problemi queste richieste di unioni. E invece in questo caso la vicenda ha seguito un percorso diverso. ">

NOZZE GAY, PRIMO ROUND A COPPIA VENEZIANA: IL CASO ALLA CONSULTA

Il Comune non aveva concesso la pubblicazione dell’avviso di matrimonio. Il Tribunale: decida la Consulta

 

di Gianpaolo Bonzio

VENEZIA (21 aprile) – Sarà direttamente la Corte costituzionale a decidere sulla richiesta di matrimonio tra una coppia di uomini. Il caso è stato portato alla luce dai Radicali dell’associazione “Certi diritti” che da tempo si battono per il riconoscimento delle unioni civili tra coppie dello stesso sesso.
Si tratta di una svolta di un certo peso, visto che in precedenza molti Comuni bocciavano senza tanti problemi queste richieste di unioni. E invece in questo caso la vicenda ha seguito un percorso diverso.

«Davanti alla bocciatura della richiesta di pubblicazione dell’unione tra due persone dello stesso sesso – spiega il segretario nazionale dell’associazione, Sergio Rovasio – i nostri legali hanno assistito la coppia promuovendo un ricorso al Tribunale, visto poi che in altre città europee non ci sono problemi. A questo punto il Tribunale di Venezia, per la prima volta, ha deciso di inviare tutta la documentazione direttamente alla Corte costituzionale».

Per l’associazione “Certi diritti”, che su questo argomento ha avviato una battaglia di “affermazione civile”, la svolta potrebbe aprire nuovi scenari in vista del riconoscimento effettivo del matrimonio civile tra persone dello stesso sesso. Per quanto riguarda la coppia che ha formulato l’istanza di matrimonio va detto che si tratta di persone della provincia di Venezia che lavorano a Milano.

Gli avvocati della rete Lenford ricordano che su questa battaglia sono impegnati diversi legali visto che il problema interessa numerose coppie. In questi mesi, inoltre, i professionisti hanno seguito diverse cause relative ai problemi che gli omosessuali hanno avuto in famiglia, nei posti di lavoro e anche a scuola. E secondo l’associazione “Certi diritti” nel nostro Paese è la prima volta che viene garantita una tutela a tutto campo.

«Anche alla luce di questa decisione del Tribunale lagunare – aggiunge Rovasio – ci auguriamo che si arrivi presto ad una regolamentazione che sancisca, una volta per tutte, l’assoluta regolarità del matrimonio gay o di altre forme che diano garanzie alle unioni tra le coppie dello stesso sesso».
L’avvocato difensore della coppia si dice ottimista e attende con molta fiducia il pronunciamento della Corte costituzionale.

«Crediamo fermamente che escludere le coppie dello stesso sesso dalle tutele che discendono dal matrimonio, sia contrario alla nostra Costituzione – afferma Francesco Billotta, il legale della coppia – ma anche agli impegni che l’Italia ha assunto entrando nell’Unione europea. Qui, è bene precisarlo, non stiamo infatti parlando di coppia di fatto, ma di persone che si vogliono sposare, esattamente come qualsiasi coppia che intende essere riconosciuta quale portatrice di diritti e di doveri nei confronti dello Stato. Per i miei assistiti è una soddisfazione vedere che li si considera come una vera e propria famiglia».

 

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=55300&sez=NORDEST

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp