Le associazioni incontrano la città di Ricadi e l’amministrazione, dopo il grave caso di omofobia

Nella giornata di sabato 29 luglio, l’associazione radicale Certi Diritti, il comitato diversi-uguali, Aven Italia e Liberi.tv, insieme a militanti, volontari e ad Alessia Bausone di ADGI Catanzaro, hanno svolto una campagna informativa contro l’omofobia per le vie del Comune di Ricadi, luogo in cui il gestore di una casa vacanze aveva detto di non accettare “gay e animali”, ricevendo il sostegno e la solidarietà dei numerosi turisti e della cittadinanza, che hanno preso le distanze dall’accaduto.
La campagna informativa è continuata per tutto il pomeriggio coinvolgendo anche gli albergatori della zona.
In serata, dopo il consiglio comunale, si è tenuto l’incontro tra le associazioni, insieme ad Alessia Bausone, con la Sindaca Giulia Russo, con il vicesindaco Patrizio Cuppari e con tutta la giunta: l’assessora alle politiche sociali Eleonora Pantano, l’assessore al bilancio Paolo Morabito, l’assessore alla cultura Mario Rizzo e l’assessora alle politiche giovanili Maria Francesca dell’Ascensione.
La sindaca ha reiterato il pieno sostegno di tutta la sua amministrazione alla lotta contro l’omotransfobia e si è impegnata a prendere in esame la proposta di aderire alla rete Re.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e ad esporre la bandiera arcobaleno, segno di accoglienza verso l’intera comunità LGBTIQA, come già hanno fatto altri Comuni calabresi.
L’impegno contro ogni forma di discriminazione non può limitarsi all’attivismo col mouse solo sui social network, abbiamo ritenuto necessario percorrere le strade, parlare con la gente, con gli esercenti e con l’Amministrazione Comunale; altrimenti si corre il rischio di tacciare ingiustamente un’intera comunità, o un’intera Regione, come culturalmente arretrata. Per le vie di Ricadi siamo stati accolti con simpatia, i nostri volantini sono stati accettati, le persone ci hanno parlato apertamente e non si sono sottratte ai microfoni e alla telecamera che avevamo con noi. L’impressione che abbiamo portato a casa è quella di una comunità aperta e che unanimemente ha condannato il rifiuto del gestore della “Casa vacanze Ciufo” di rifiutare una coppia gay.
Ciò non vuol dire che l’omotransfobia non esiste e che non sia necessario moltiplicare l’impegno per prosciugare i pregiudizi, anzi, riteniamo che da questo spiacevole episodio si possa trarre quanto di positivo può essere immaginato e cioè una concreta accelerazione sull’iter della Legge per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, presentata dal Consigliere Regionale Giuseppe Giudiceandrea dei Democratici Progressisti Calabria.

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