Unar. Dimissioni Spano obiettivo voluto e raggiunto da chi vuole danneggiare lotta alle discriminazioni

Print“Le dimissioni del presidente dell’Unar, obiettivo voluto e raggiunto dai leader politici clericali e di certa destra, colpiscono l’unico ente che in Italia si occupa di contrasto alle discriminazioni. E lo fanno forti del fatto che dal 1993, da quando l’Italia ha ratificato le risoluzioni Onu in materia, il nostro Paese ancora non è riuscito a dotarsi di un’agenzia per i diritti umani indipendente dal Governo che possa fare serenamente il suo lavoro al riparo dalle strumentalizzazioni politiche.”
Così Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti. Che sul servizio de Le Iene aggiunge:
“Lasciano intendere che i soldi dell’Unar finanziano i glory hole e le darkroom, ma non dimostrano che un solo euro sia finito inquell’attività. Vogliono parlare delle attività commerciali mascherate da noprofit, ma preferiscono far vedere dei gay che fanno sesso in un locale invece di uno dei tanti pub che somministra alcool senza rispettare i requisiti imposti per legge alle associazioni culturali.
La verità ancora una volta è il grande problema degli italiani con il sesso: incompatibile col quotidiano, spiato e mai compreso. La rivoluzione sessuale in Italia non è mai stata portata a compimento ma può sempre ricominciare da subito.”

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp