Il Parlamento europeo adotta rapporto su riconoscimento automatico delle adozioni tra stati membri: basta famiglie che spariscono attraversando i confini

Il Parlamento Europeo ha approvato, a larghissima maggioranza, un report che chiede il riconoscimento automatico dei provvedimenti di adozione tra gli stati membri dell’Unione Europea. Il rapporto mette in luce come, allo stato attuale, le famiglie rischino di perdere la loro qualifica semplicemente attraversando un confine. Il documento nega che l’utilizzo del concetto di “ordine pubblico”, più volte utilizzato per giustificare il non riconoscimento di provvedimenti di adozione di coppie dello stesso, non possa in nessun caso portare ad una discriminazione ai sensi dell’art. 21 della CEDU che proibisce anche le discriminazioni legate all’orientamento sessuale.
“La votazione del Parlamento Europeo getta luce su una situazione intollerabile all’interno dell’Unione Europea. Il mancato riconoscimento dei provvedimenti di adozione da un paese membro all’altro mette in grave rischio le famiglie e soprattutto i bambini. Non si può accettare che basti attraversare un confine per non essere più riconosciuti come famiglia, specialmente all’interno dell’Unione Europea. Speriamo che a questo rapporto seguano misure che portino, finalmente, al riconoscimento della piena libertà di movimento anche per le famiglie LGBTI” così Leonardo Monaco e Dario Belmonte, segretario e tesoriere dell’Associazione Radicale Certi Diritti.

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp