Il Comune di Torino rispetti la mozione votata dal consiglio comunale e denunci la legge contro la cosiddetta "propaganda omosessuale" in occasione della mostra sui tesori di San Pietroburgo

Comunicato Stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti.

Roma, 5 giugno 2013

Il prossimo 6 giugno sarà inaugurata a Torino una mostra sui tesori di San Pietroburgo, nell’ambito dell’accordo di cooperazione siglato dalle due città il 15 novembre 2012. Si tratta della prima occasione per il Comune di Torino di rispettare la mozione, approvata il 29 aprile 2013, che impegna esplicitamente Sindaco e la Giunta a “non attivare nuove iniziative nell’ambito dell’accordo bilaterale di collaborazione senza fare presente alle Autorità di San Pietroburgo la contrarietà della Città di Torino alla Legge del Parlamento di San Pietroburgo del 29 febbraio 2012“. Tale legge, approvata il 29 febbraio 2012, vieta la cosiddetta “propaganda omosessuale” con la falsa e vergognosa motivazione che parlare di omosessualità in pubblico sia dannoso per i minori. Si tratta di una patente violazione dei diritti umani come denunciato dal Consiglio d’Europa, dall’Unione Europea, e da un elenco lunghissimo di ONG.

 

Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, afferma: <<Se il Comune di Torino vuole rispettare gli impegni presi con il Consiglio Comunale che, il 18 luglio 2011, ha approvato anche delle linee programmatiche in cui si afferma, tra l’altro, che “la lotta ad ogni discriminazione basata sul genere, sull’identità e sull’orientamento sessuale rientra ormai a pieno titolo nella cultura della nostra città che negli anni si è dimostrata aperta e permeabile alle istanze della comunità GLBT”, non può esimersi dal pronunciare pubblicamente, in questa occasione, la propria contrarietà a una legge chi viola così gravemente il diritto umano fondamentale alla libertà d’espressione. Per questo abbiamo scritto al sindaco Fassino. Riteniamo però necessaria anche una presa di posizione a più alto livello e quindi abbiamo scritto al ministro per i Beni Culturali Massimo Bray affinché condanni anch’egli la sciagurata legge>>.

Per un approfondimento:

Il testo della mozione approvato dal Consiglio Comunale di Torino in Italiano, Inglese e Russo.

È la prima volta che passi di qua?

Siamo un’associazione che si occupa di libertà sessuali, fuori da ghetti e stereotipi. Non pensiamo di essere una minoranza semplicemente perché ci occupiamo delle libertà di tutti: anche delle tue. Se ti è piaciuto quello che hai letto, torna più spesso: abbiamo tante cose di cui ci occupiamo da raccontarti. Tutte queste cose le facciamo solo grazie a chi ci sostiene. Puoi farlo anche subito.

Dona ora

Vuoi dare una mano?

Iscriviti a Certi Diritti per un anno. Sono 50 euro spesi bene. Per la tua libertà e quella di tutte e tutti. Troppi? Puoi anche donare 5 euro al mese.

Iscriviti

Chi te lo fa fare?

Di darci dei soldi per portare avanti quello che facciamo già adesso senza chiederti nulla? Nessuno: però se nessuno dona o si iscrive per sostenere i costi delle nostre attività, queste attività non si faranno. E saremo tutti un po’ meno liberi e con meno diritti.

Dona ora

Newsletter

Iniziative, appuntamenti…
Rimani in contatto!

Facebook Twitter Instagram Whatsapp